Ai microfoni di Radio Capri, durante la trasmissione sportiva “Bordocampo“, è intervenuto Fausto Pizzi, dirigente sportivo ed ex calciatore del Napoli:
Chi ballerà tra i tifosi: quelli dell’Inter o quelli del Napoli? La partita sarà difficile e ricca di ex: Conte torna al Meazza contro l’Inter con Lukaku, dall’altro lato ci sarà Zielinski. Tanti ex ma chi ballerà alla fine?
“Difficile dirlo, perché secondo me è una partita apertissima ad ogni risultato. Lukaku ogni volta che torna a Milano è un pò in difficoltà perché non è trattato molto bene. Però penso che Conte, a livello caratteriale, sa preparare le partite. Sa dare i giusti stimoli per riuscire a preparare una partita importante come quella che deve fare il Napoli a Milano per uscire con un risultato positivo dall’Inter. C’è di mezzo anche la Champions e quindi secondo me l’Inter potrebbe perdere un pò di energie sia mentali che fisiche. Perché in Champions, la partita contro l’Arsenal, sarà impegnativa. E anche su questo il Napoli ci può lavorare. E pensare di poter fare una partita con un ritmo molto alto per poter provare a mettere in difficoltà l’Inter”.
Contro il Napoli Gasperini ha impostato la partita in maniera fantastica: schiera la difesa a uomo, limitando tutte le possibilità, su Lukaku; un centrocampo a zona che si apriva e pressava: come se fosse una ragnatela si riapriva e si richiudeva in un attimo, non dando punti di riferimento in avanti. Vince la gara con logiche giuste e studiate. Che partita, preparerà, invece, Inzaghi?
“Secondo me, come hai giustamente detto tu, Gasperini l’ha preparata benissimo. Potendo contare su degli interpreti che si trovavano in uno stato di forma come quello che aveva Lookman domenica all’ora di pranzo. Un giocatore devastante. Io penso che l’Inter è una squadra di cui non dobbiamo scoprire niente di nuovo. Anzi. Ha tante possibilità. Ha tante alternative. E ha giocatori importanti. Trova il gol facilmente con tanti giocatori. Con i centrocampisti che partecipano. Gli attaccanti, Lautaro e Thuram, sono una sentenza. Perché su ogni palla, su ogni cross che arriva o da Dimarco o da Dumfries, sono pericolosissimi. Per il centrocampista, ho visto venti minuti di Calhanoglu: sembra che sia recuperato. E’ un giocatore importante per questa squadra. Ha soluzioni balistiche da fuori. Sulle palle inattive sono forti. Secondo me deve preparare “la solita” Inter. Perché sono giocatori che con queste idee e in queste partite sanno cosa serve fare per poterla vincere”.
A centrocampo tornano sia Calhanoglu che Lobotka. Quanto si è fatta sentire la mancanza di Stanislav Lobotka in questo Napoli?
“Devo dire la verità: mi ha impressionato il giocatore scozzese, Gilmour, che non conoscevo. Non ha, ovviamente, la personalità e la presenza di Lobotka. Però è un giocatore che, in quel ruolo, ha ben impressionato. E’ molto più che un’alternativa. E’ molto più che una riserva. Ma è chiaro che il Lobotka di questo inizio di campionato, come il Lobotka dell’anno dello Scudetto, è un giocatore di livello europeo. E’ un giocatore importante. E’ un palcoscenico importante quello di San Siro: speriamo sia recuperato al top per fare una partita di alto livello. Perché, comunque, c’è bisogno di assorbire gli attacchi feroci dell’Inter. Ma anche di poter palleggiare, giocare e ripartire con le giocate importanti che questa squadra ha. E che bisogna solo mettere in atto”.
Lukaku è sotto giudizio, ma alternato: perché una partita la gioca bene, un’altra un pò meno. Qualcuno pensa sia dovuto al suo stato di forma, qualche altro evidenzia come poterebbe essere la mancanza di una spalla di spessore: può essere che il Napoli deve garantire a Lukaku per poter usufruire al massimo delle sue potenzialità?
“Secondo me il Napoli deve imparare a sfruttare il fatto che Lukaku subisca tantissimi raddoppi di marcatura. Ma anche l’intasamento in zona centrale molto molto forte, dato dalla sua presenza e dalla sua stazza fisica. E andargli a giocare qualche volta vicino e qualche volta alle spalle. Mi sembra che la posizione di Kvara e di Politano è sempre abbastanza larga perché è la loro preferita. Ma qualche volta, sul primo appoggio, sulla prima palla che riceve Lukaku, qualche giocatore vicino, in quella direzione può essere importante per lui per riuscire a difendere palla. Soprattutto quando è spalle alla porta”.
Sarà la sfida tra le due papabili vincitrici del campionato? Oppure credi che anche l’Atalanta che è venuta a vincere a Napoli possa essere in corsa? La sfida ci darà già una idea sulla papabile vincitrice dello Scudetto oppure vanno considerate anche altre squadre che corrono?
“Sarà sicuramente una partita di vertice. Ma non penso che il verdetto della partita Inter-Napoli possa essere definitivo in alcun modo. Penso che l’Atalanta vista domenica a Napoli, sia assolutamente una pretendente: sono tanti anni che arriva in zona Champions. E penso che l’aver vinto l’Europa League lo scorso anno, le abbia fatto anche fare quel salto di mentalità, di capacità acquisite da poter lottare fino alla fine anche per il Campionato. Poi non dimentichiamoci la Juve. Insomma ce ne sono di squadre che possono ancora ambire a poter vincere questo campionato. Mi sembra ancora troppo presto per poter dare un giudizio definitivo. Ma è sicuramente una sfida di vertice: è la prima contro la seconda del campionato in questo momento”.