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La caccia al bomber è entrata nel vivo. Dopo l’apertura di Wanda Nara, subito il contatto con Marotta. Ma Giuntoli parla anche con Pepé
DIMARO – E ora, la questione si fa seria. Sempre più seria: perché dopo l’apertura di Icardi di una finestra sul Golfo, Napoli e Interhanno parlato. Sì: contatto tra De Laurentiis e Marotta. Una chiacchierata su Maurito, per Maurito. L’attaccante da 30 gol che il presidente ha detto a chiare lettere di inseguire qualche giorno fa. E non così, tanto per: “Non ho bisogno di fare scena, ma di vincere. Ma serve intelligenza”. E l’operazione Icardi, centravanti straordinario in cerca di rivincite degne del suo valore dopo una stagione tormentata come mai, sarebbe un capolavoro di testa, anima e corpo. Paradossalmente? A dare una mano al presidente azzurro potrebbero essere Sarri e Higuain, proprio loro: anche la Juve è su Icardi, non è un mistero, ma se il tecnico riuscirà a confermare il Pipita, suo pupillo da sempre, allora lo spazio per Mauro si ridurrebbe sensibilmente. E pensare che la gente di Napoli li accusa di alto tradimento: qua la mano. Parallelamente, il piano-B: considerando l’incertezza su Icardi, il ds Giuntoli continua a trattare con il Lilla e con Nicolas Pepé. Anzi, di recente è anche andato in scena un incontro per l’attaccante francese, obiettivo prmario come Maurito, però alternativo: questa sarà davvero una settimana decisiva. A cominciare da oggi: giorno dell’arrivo, delle visite mediche a Roma e dello sbarco a Dimaro di Elmas.
Il revival
E allora, il grande blitz. Pronto, come va? Ma guarda un po’ chi si sente: era dai tempi di Higuain e della clausola da 90 milioni, che De Laurentiis e Marotta non avevano un contatto di mercato così importante. Vecchie storie, altri club: oggi è l’Inter, la casa del dirigente che anni fa il presidente azzurro avrebbe voluto portare al Napoli direttamente dalla Samp; oggi sono altri, i tempi e i nomi. Il denominatore comune? Era argentino il Pipa e lo è Icardi. Il giovane centravanti con l’identikit perfetto per De Laurentiis: ha in dote un patrimonio potenziale da 30 gol, ogni stagione, e soprattutto ha 26 anni. Un professionista dell’area e un attaccante spietato: il San Paolo ha già pronto scettro e corona. I tifosi sognano: e non è un eufemismo.