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Italo Cucci parla della Juventus, del Var e degli arbitri dopo le recenti critiche agli uomini di Nicchi da parte di Paulo Fonseca e Commisso.
“Il Var nato per aiutare la Juventus ma anche per controllarla” Italo cucci sintetizza il suo pensiero sulla tecnologia e il mondo arbitrale. L’AIA è finita nel mirino della critica dopo i fatti di Juventus-fiorentina e lo sfogo mediatico di Commisso.
Anche le dichiarazioni dell’allenatore della Roma, Paulo Fonseca hanno fatto rumore. Alle critiche andrebbero aggiunti, con giusta ragione anche i 14 rigori negati al Napoli.
Il mondo arbitrale prova a ribellarsi, l‘AIA denuncia Boggi per le dichiarazioni su Nicchi e la nuova calciopoli, ma la critica non cessa.
Italo Cucci, culle pagine del corriere dello sport, ha commentato le parole di Commisso e Fonseca e le polemiche che ne sono seguite:
LE PAROLE DI FONSECA E COMMISSO
“Una cosa l’ho capita, qui in Italia il metro di arbitraggio non è uguale per tutte le squadre“, se lo dice Paulo Fonseca, uno fuori della bagarre arbitrale, diciamo vergine di accenti favorevoli o contrari fi no ai “cartellini di Sassuolo”, la mia denuncia del Sistema Arbitrale è corroborata da una testimonianza probante. Sì, l’ha detto Fonseca, senza alzare i toni, senza vilmente insinuare, forse anche con una punta di amara sorpresa. E stavolta non si può far finta di niente. Non gli si può dire «sarebbe meglio se tutti prendessimo un té prima di parlare» come dichiarò il pedatore ceco a Rocco Commisso con l’albagìa del cortigiano agnelliano. Diciamolo papale papale: c’è qualcosa da cambiare, nel mondo arbitrale, moralmente raddrizzato da Calciopoli poi indebolito da anni di demenziale trionfalismo“.
CUCCI IL VAR E LA JUVENTUS
Cucci sulla Juventus e il Var aggiunge: “A mio avviso la Var – il neonato sistema di giustizia arbitrale – non ha migliorato il calcio, al contrario l’ha peggiorato, sottraendogli le cure di uomini qualunque sorretti da passione – gli arbitri – trasformati in semplici utilizzatori di uno strumento di verità superiore. Chi se la prende con Commisso, e magari oggi con Fonseca, è in malafede: non tiene conto che costoro sono nuovi al nostro torneo e manifestano stupore. Tutto questo si chiama adattarsi al peggio sperando nel meglio.
In quel “té” di Nedved (appreso dal tic di un telecronista così come Nicolò Carosiosuggeriva “un wiskaccio”) c’è tutta la malandata filosofia del pallone. La Juventus, ingiustamente tirata in ballo ogni volta, meriterebbe tutori più qualificati e convincenti visto che – come avevo modestamente previsto – la Var ebbe origine con due teste: l’una diceva «nasce per controllare la Juventus», l’altra «nasce per aiutare la Juventus»”.