Da Napolipiu
Il Napoli di Luciano Spalletti vola in Serie A e Champions League, il tecnico ha tre segreti: mentale, tecnico e tattico.
Corriere dello Sport analizza il Napoli che sta entusiasmando tutti. Ma la formazione azzurra non è solo ilfenomeno Kvaratskhelia, che incanta in Europa, è una formazione capace di esprimersi al meglio in maniera collettiva, esaltando le individualità. Un’alchimia costruita da Spalletti e che in pochi si attendevano, vista l’estate turbolenta. La rivoluzione di Aurelio De Laurentiis ha fatto molto rumore: via Insigne, Mertens, Koulibaly e Ospina, perni e senatori del vecchio gruppo, dentro giovani di grandi speranza e molto affamati. In pochi ci avrebbero scommesso, ma questo inizio di stagione dimostra la bontà tecnica e mentale dei nuovi acquisti.
Il Napoli di Spalletti in vetta in Serie A e Champions League
Corriere dello Sport scrive che il primo segreto di Spalletti è stato la forza persuasiva de tecnico. Grazie a questa dote ha domato le grandi contestazioni dei tifosi dopo gli addii dei campioni. Il pericolo di ridimensionamento era dietro l’angolo, ma Luciano lo ha affrontato mettendoci la faccia. La sua mossa è stata psicologica.
Il secondo segreto è di natura tecnica: “Spalletti s’è tuffato nell’operazione rinnovamento a braccia nude, ha manipolato con cura ciò che AdL e Giuntoli gli hanno off erto, ha studiato con loro la restaurazione e l’ha protetta con quell’aria sofferente che gli è valsa l’etichetta da attore, poi è salito sul palcoscenico – standosene sempre un fi lo dietro al sipario – ed ha provveduto: il «professor» Mario Rui è diventato l’interprete autorevole delle due fasi della corsia di sinistra; Lobotka è divenuto l’illuminato terapeuta della resurrezione; Anguissa ha scoperto di poter essere il collante degli equilibri, off rendo ampiezza; Zielinski si è riappropriato del proprio talento; e in attacco, avendone in abbondanza, ha provveduto ad esibire la rotazione per un part-time rigenerativo nel quale combinare l’atletismo di Osi o la raffinatezza di Raspadori o i blitz di Lozano e di Politano o la quint’essenza del bomber che è in Simeone con l’esaltante signorilità di Kvara, l’intoccabile per ragioni di cuore calcistico, non solo di scherma“.
Ma Spalletti ha un terzo segreto per il Napoli in vetta in Champions e Serie A ed è di natura tattica. Prima c’erano solo due modelli di rifermento dal punto di vista degli schemi. Mentre a Castel di Sangro il tecnico è uscito da questo binomio ed ha ricomposto il Napoli con un tridente che cambia in base alle caratteristiche di chi gioca.