L’attaccante ivoriano: “Confermo i nomi dei tanti grandi club interessati a me, ma è anche possibile che resti al Sassuolo. Con De Zerbi sono diventato più efficace di fronte alla porta”
NAPOLI – Jeremie Boga piace a tutti: l’ala del Sassuolo, diventato un punto di forza della squadra di De Zerbi a suon di gol e assist, è stato riscattato dal Chelsea ma le possibilità che resti in neroverde non sono molte, data la lista di pretendenti. Ai microfoni dell’emittente francese RMC, il talentuoso ivoriano ha parlato del suo futuro: “Sto valutando l’ipotesi di restare al Sassuolo, ne ho parlato con mister De Zerbi. Per sono sono di proprietà degli emiliani, vedremo cosa succederà”.
“Ho letto i nomi di tanti grandi club italiani su di me ed è vero. Quando mi vedo accostato a Napoli, Roma, Inter e Milan è sempre un piacere. Ma per ora sono del Sassuolo e penso a finire questa stagione, raggiungendo i miei obiettivi, poi vedremo. Giocare in Champions o Europa League è un sogno che ho fin da quando ero un bambino. Per il futuro questo è un obiettivo che ho in mente”. L’attaccante parla poi del trattamento riservatogli dal Chelsea, che non lo ha richiamato: “Deluso? Non proprio. Forse non era il mio momento. Per quanto riguarda la mia clausola di acquisto, io, personalmente, non ho avuto alcun contatto, non mi è stato detto nulla. Ma non ci penso troppo, mi focalizzo solo sul Sassuolo”.
“De Zerbi mi dà molta libertà”
Boga conclude parlando dei campionati che più gli si addicono: “Direi Liga e Serie A, perché giocano molto in attacco. Anche se si dice che il campionato italiano è chiuso, sta crescendo sempre di più con un sacco di squadre che cercano di creare gioco: è qui che sono sbocciato maggiormente”. Il merito va soprattutto a Roberto De Zerbi: “Mi dà molta libertà nel mio gioco. Non è cambiato molto rispetto agli anni passati, ma sono più efficace di fronte alla porta, e questo è ciò che fa parlare le persone, le statistiche. Non si parlerà di un giocatore che è bravo, che dribbla ma che non segna. Essere in un club e sapere che il prossimo anno sarò ancora lì mi aiuta molto mentalmente. Conosco bene il mister, i compagni di squadra. Questo aiuta molto rispetto alle mie esperienze in prestito del passato, quando ogni anno dovevo cambiare club, casa e tutto il resto. È stato difficile”.