Mattia Grassani, avvocato del club azzurro, si è detto fiducioso: “Abbiamo contestato alla Procura una violazione procedurale”
NAPOLI – A Radio Marte è intervenuto Mattia Grassani, legale di fiducia della SSC Napoli. “Il vizio procedurale credo che sia superabile, non penso che possa essere argomento risolutivo della partita. Il Napoli comunque non si trincea dietro presunti errori procedurali o superamento di termine. Venendo al merito, pensare che sulla base di quest’algoritmo creato dalla Procura, cioè numero di presenze e storia sportiva, Osimhen possa essere quotato al tempo del trasferimento al Napoli50 milioni anziché 72, e poi dopo un anno e mezzo il calciatore che ha giocato metà delle partite disponibili a causa di infortuni e Covid, vale 100 milioni, allora la valutazione della Procura suggellata da Transfermarkt che non è l’oracolo di Delfi, non coincide con la storia del campo. Dovete tener presente che durante il dibattimento è venuto fuori che un agente si sia lamentato di una valutazione di Transfermarkt per un suo giocatore. Ha mandato una lettera di lamentela e il valore di calciatore è stato aumentato da 3 a 10 milioni. Ma ditemi voi che credibilità può avere questo criterio se basta una lamentela per poter cambiare il valore di un calciatore su Transfermarkt. La richiesta nei confronti di De Laurentiis e degli altri dirigenti è sicuramente pesantissima. Domani entro in campo sotto il profilo disciplinare, ci sarà l’audizione che riguarda Napoli, Juventus, Genoa e Sampdoria e sicuramente verrà fuori la versione del Napoli, replicheremo sulle richieste della Procura Federale ed entro domani sera dovrebbe chiudersi il dibattimento, venerdì emessi i verdetti. Il paradigma algoritmo Transfermarkt e l’insieme degli elementi che è in considerazione della Procura federale per eliminare questo modus operandi relativa alle plusvalenze, per carità, laddove ci siano più operazioni a specchio in ogni mercato è un discorso. Ma nel caso del Napoli, laddove si tratti di un’operazione isolata la quale genera un movimento di denari al netto di Karnezis e gli altri 3 calciatori di 50 milioni di euro, spesi, che oggi valgono 100 e rotti e pensare che sia stata operazione di maquillage si offende l’intelligenza ma anche la storia di Osimhen e degli altri giocatori. Certamente qui manca una certa sistematicità”.
Caso plusvalenze, parla il legale
“Fiducioso sul fatto che non si arrivi a una condanna? Devo necessariamente esserlo perché conosco le carte del procedimento e l’impianto accusatorio mi sembra davvero insufficiente. Non si possono condannare dirigenti, peraltro con pene così afflittive, sulla base di una opinione diversa circa la valutazione di alcuni calciatori, in mancanza di criteri riconosciuti dagli organismi sportivi nazionali e internazionali e di qualsiasi altro elemento che porti a ritenere che sulla valutazione abbiano inciso criteri non tecnici”. Così in una dichiarazione a LaPresse l’avvocato Grassani all’indomani della richiesta della procura federale della Figc di 11 mesi di inibizione per il presidente Aurelio De Laurentiis e di una multa di 392mila euro per il club campano. “Considerando che la sanzione minima per le persone fisiche consiste nell’inibizione per sei mesi, mi aspettavo certamente una richiesta più mite. A maggior ragione perché conosco l’operazione Osimhen, che è l’unica che riguarda il Napoli ed è l’unica contestata dalla Procura Federale che non proviene dall’indagine della Procura della Repubblica di Torino – ha aggiunto – Certamente, l’accusa ha calcato la mano maggiormente sulle persone fisiche piuttosto che sui club”
Osimhen, le parole dell’avvocato
“Abbiamo contestato una violazione procedurale da parte della Procura Federale che, ove accertata, determinerebbe l’improcedibilità del deferimento – ha aggiunto Grassani – Inoltre, si insiste sulla censura della metodologia utilizzata dalla Procura Federale per imbastire l’accusa, ovvero una procedura fondata su dati asettici riscontrati da un sito come ‘transfermakt’ che non può essere considerata pratica convenzionale per la valutazione dei calciatori. Aderire a una simile ricostruzione, frustrerebbe un principio cardine del diritto come l’autonomia negoziale delle parti e l’essenza del ‘calciomercato’, o più modernamente players’ trading, che rappresenta una delle attività principale dei club”. A proposito dell’acquisto di Osimhen, “abbiamo evidenziato la genuinità dell’operazione, dimostrando come il valore di Osimhen – e dunque dei quattro calciatori trasferiti dal Napoli al Lille – sia stato individuato sulla base di considerazioni di natura tecnica”.