Il club ha ottenuto dagli agenti dello spagnolo non soltanto il gradimento ma una promessa
NAPOLI – La prima a sinistra: è una strada conosciuta, percorsa (avanti e indietro) ripetutamente. E’ un viale illuminato e illuminante, sa di cose buone – e anche costose – del calcio. Va dritto al cuore del football, l’aff erra in pieno e completamente: ha un prezzo, ed è sempre salato, però la qualità, è inevitabile, costringe ad investire. Madrid è quell’angolo di terra dove germoglia il futuro, una Cattedrale dinnanzi alla quale, mica solo metaforicamente, conviene “segnarsi” con la destra, prima di entrare: ci vollero trentotto milioni (e due di bonus) per prendere Gonzalo Higuain; e poi altri dodici (all’epoca una svolta fi losofi ca) per arrivare sino ad Albiol; e solo, “appena” otto milioni e ottocentomila euro per regalarsi José Maria Callejon.
La prima “campagna di Madrid”, estate del 2013, Aurelio De Laurentiis la affrontò – con Benitez allenatore e Bigon direttore sportivo – per decollare definitivamente verso le stelle: fu il “processo di europeizzazione”, il primo passo spedito per ritrovarsi sistematicamente Grandi e con un Progetto lungimirante. E a Valdebebas, la “Ciudad del Real Madrid”, Adl ha deciso di tornarci: s’era avvicinato, nell’estate scorsa, per chiedere di Theo Hernandez (poi fi nito al Milan), poi per aver notizie su Federico Valverde (un sogno di Ancelotti) bloccato da Zidane; infine per sondare James Rodriguez, ma senza mai esserne seriamente convinto; stavolta, è ripartito, per coprire quel vuoto numerico che si registrerà sulla corsia di Mario Rui, destinato a restare da solo, senza controfi gure con l’addio di Ghoulam, e però pronto ad accogliere Sergio Reguilon (24 a dicembre) e che teme di andarsene in blanço, in un club che ha così tanti concorrenti.